Il fiore Myosotis, più conosciuto come non ti scordar di me, per ricordare negli anni gli avvenimenti importanti della nostra storia. Grazie all’imponenza della scultura, Giacomo Rizzo ritraccia il viaggio spazio-temporale attraverso il Mediterraneo che viene visto, come lo descrive Fernand Braudel, come “una pianura liquida, interrotta da porte”. Riunire due porte tra loro particolarmente affini, quali sono le città di Palermo e Marsiglia è l’intenzione di Giacomo Rizzo che con la sua istallazione vuole esplorare la storia, il tessuto urbano e la geografia antropica. Rizzo ha già iniziato ad operare su questo tema a Palermo, esso farà parte di un progetto più grande, con lo scopo di dare una visione trasversale della memoria che ricolleghi le origini al presente attraverso un simbolo, una parte di costa come approdo, dei porti di Marsiglia e Palermo. Quello di Giacomo vuole essere un cammino della memoria come nel documentario “Ta Pum" che racconta della missione integrale e continuativa della prima Grande Guerra Mondiale. Lungo tutto il fronte bellico attraverso i più significativi luoghi toccati dal conflitto per un totale di 2000 km percorsi a piedi da otto persone civili e militari. Un omaggio a chi in quei sentieri ha sofferto freddo e fatica e a tutti i morti della guerra, ma anche un invito alla pace, uno sguardo al passato con una grande attenzione al futuro. Infine il fiore Myosotis oltre che come porta fortuna, veniva donata all’inaugurazione di concerti ed eventi storici, perchè si credeva che l’inebriante profumo potesse donare forza e migliorare la memoria. Proprio per questa virtù è stato molto usato durante svariati riti antichi, conosciuta come pianta dedicata al Dio Mercurio, era tradizione donarlo come segno di amicizia e speranza.