Nel novembre del 2019 Venezia è colpita dal fenomeno dell’acqua alta mettendo in grandissime difficoltà la cittadinanza e causando numerosi danni. Oltre ai numerosi disagi si unisce la protesta nazionale sulla mancanza di una soluzione e azione politica concreta, relativamente alle grandi navi in grado di dissestare il fondale marino e le paratie non completate del M.O.S.E. Una delle edicole veneziane che vende i giornali nell’area di Zattere, una costruzione compatta di lamiera verde su base ottagonale, viene letteralmente spazzata via dal maltempo e poi recuperata un mese dopo dentro un canale. L’edicola su travetti pneumatici divelta diventa così un potente oggetto metaforico, dove la sua capacità di informare, cioè essere luogo di cronaca e contemporaneità, decade sotto il peso degli eventi naturali. L’edicola si rifà anche alle antiche vasche ottagonali dei frigidari termali e dei fonti battesimali, coniugando forme antiche e archetipali alla meccanica moderna, in un passaggio di tecnica e tecnologia che trova nella evanescenza della realtà aumentata un medium concreto e simbolico.